domenico costanzo 2023

Film e Corti

'THE LAST FIGHTER' DI ALESSANDRO BACCINI PRODOTTO DA DOMENICO COSTANZO

Dall'azzardo di una vita ricca ed estrema alla salvezza dei piccoli siriani in guerra.

Anteprima nazionale del film d'azione venerdì 29 aprile.

Il conflitto ricostruito tra Firenze e Lucca

Chi ascolta la voce dei bambini? Chi ne sente il grido d'aiuto da scenari ai quali ci siamo abituati, scorrendo i programmi in tv, passando da una cosa a un'altra sullo smartphone?

Alessandro Baccini, regista e attore, ha sentito il lamento dei piccoli siriani, figli in una guerra dimenticata, tra i conflitti che si direbbero un po' comodamente e apparentemente di "bassa intensità", e ne ha fatto motivo di riscatto per Mark, che da avvocato in carriera e giocatore estremo in combattimenti marziali viene poi coinvolto affettivamente e concretamente nella salvezza dei bambini.

Baccini ha portato a termine il suo film d'azione 'The last fighter' , da lui diretto e interpretato, prodotto da Domenico Costanzo, realizzato in collaborazione con Aurora Cinema Produzioni, Lorebea Film Production e Starwaves Studio, con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la collaborazione della Provincia di Lucca.
Nel cast Shari Fontani, Luna Francavilla, Michael Segal, Rachele Risaliti, Fabrizio Pinzauti.

La sceneggiatura è di Baccini e Domenico Costanzo.

Fotografia: Roberto Carli. Scenografia: Luciano Mancini. Costumi: Miriam Passalacqua. Musica: Giovanni Puliafito.
Stunt: Giancarlo Scolari, Alessandro Cerboncini, Riccardo Cerboncini, Alizea Betazzi, Iduna Betazzi, Luigi Vitobello.

'The last fighter' è la seconda opera di Baccini dopo il film 'Una ragione per combattere'.

Il film è ambientato a Firenze e la ricostruzione dell’ambiente siriano è stata preparata nelle cave di Vecchiano grazie alla partecipazione della Croce Verde che ha messo a disposizione i tendoni.

Diverse le scene girate a Lucca: l’Asl ha consentito di girare una scena al 'San Luca', in sala operatoria.

Una scena di un combattimento è stata allestita anche a Palazzo Ducale.

Play Boy, un film di Domenico Costanzo

Firenze, 20 marzo 2022 - Sofia, Marika, Diana, Natalia, Giulia e tutte le altre, nella vita agrodolce e alla ricerca di senso di un 'Play Boy' dei nostri tempi.

Lancio nazionale del nuovo film del regista Domenico Costanzo 'Play Boy': il film sarà proiettato da giovedì 31 marzo e da quel giorno per una settimana nelle Sale dei circuiti Uci di Firenze e di altre città italiane (in Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Piemonte).

Il film prodotto da Tiberio Enzo e tratto da una storia vera raccontata nell'omonimo libro di Giuseppe Ferraro edito dalle Edizioni Jolly Roger.

Ferraro è anche l'attore protagonista del film.

Direttore della fotografia Alberto Cavallini.

'Play Boy' di Domenico Costanzo (regista vincitore di 23 Festival internazionali del cinema) scorre sullo schermo con scioltezza e con quello sfondo così magico di Firenze, ritratto con maestria anche grazie alla direzione fotografica di Cavallini.

Stupisce la prima prova cinematografica di Giuseppe Ferraro, interprete di questo don Giovanni dei nostri tempi a cui la vita potrebbe rivelarsi per sempre amara ma che non perde una leggerezza buona, che non affossa gli altri e che cerca un riscatto, espresso anche con tratti favolistici, con quelli che gli si rivelano amici per davvero e con le voci vere, come quelle dei genitori, che restano.
Il nuovo lungometraggio firmato da Costanzo è stato girato nel 2021 in Toscana, 'Play Boy' è stato condotto in porto e, dopo un'anteprima a Firenze, è pronto per la diffusione.

"E' la prima volta che firmo un film che non nasce da una mia idea - spiega Costanzo - ma dall'incontro con Ferraro e dalla lettura del suo libro.

Mi ha molto colpito il personaggio che lui racconta. A dispetto del titolo, non siamo davanti al 'collezionista di donne', quanto piuttosto a un Don Giovanni, un Casanova, che cerca risposte emozionali ai suoi confilitti interiori".

"Arriva un momento nella vita in cui per vincere bisogna mettere in gioco se stessi", dice Ferraro: "Questa è la consapevolezza alla quale giunge Johnny, ultima icona della stirpe dei playboy, dopo aver affrontato le prove davanti alle quali il destino lo ha posto.

Spensieratezza, donne da favola e profondo dramma personale si rincorrono su una giostra che gira vertiginosamente, dove il protagonista ama, soffre e cresce senza mai rinunciare a quel sorriso con il quale ha deciso di andare incontro al mondo".

Sullo schermo Sofia, Marika, Diana, Natalia, Giulia, i volti della bellezza un po' da consumare; e i vitelloni “amici”, alcuni tragicamente votati al “gioco”, che è la cifra su cui Costanzo ha costruito questo nuovo film: il distacco nel titolo tra “play” e “boy” vuol proprio sottolineare questo giocare con la vita che può avere due facce, tutte da scoprire con la visione di questo lungometraggio.

Il film, oltre che da Ferraro, è interpretato da Johara Liguori, Eleonora Costanzo, Martina Pinzani e Mia Beghetto, che ne sono le protagonisti femminili, e da Sergio Forconi, che offre quel tocco di fiorentinità scanzonata e affettiva che dà rifugio al protagonista e lo salva dal disincanto.

'Play Boy' è prodotto da Tiberio Enzo. Tra gli altri attori del cast: Alessandro Baccini, Luca Ferrante, Marco Becagli, Daniele e Arturo Parenti, Gabriella Manca, Gianluca Magni, Pietro Fornaciari e Stefano Grifoni.

"Ho sposato mia madre", successo per il film di Domenico Costanzo

Prodotto, scritto e diretto dal regista fiorentino.

OLTRE 40 selezioni internazionali e 4 vittorie ad oggi. MAGGIO 2022

Award Winner come miglior film internazionale al Long Island International Film Expo 2020 (New York)

Una pioggia di premi per il film low cost prodotto, scritto e diretto dal regista fiorentino Domenico Costanzo “Ho sposato mia madre” e selezionato in oltre 40 festival cinematografici internazionali, molti dei quali ancora in corso, portando a casa ben quattro vittorie.

Award Winner al Fine Continentes Film Festival in Venezuela, Award Winner all’Uk Film Festival di Londra, volando in Asia Award Winner al Jharkhand International Film Festival e award Winner come Miglior Film Internazionale al Long Island International Film Expo 2020 di New York."Ho sposato mia madre", interpretato da Nicola Pecci, Rosanna Susini, Monica Bauco e Benedetta Rossi, con la partecipazione di Sergio Forconi, è un film di sentimenti reali, nato per arrivare al cuore delle persone; un grido di aiuto e speranza per i malati di Alzheimer e per i loro cari che vendono i propri affetti allontanarsi: presenti ma senza più un passato e un futuro.

Punta sulla voce del cuore, quel “cervello” diverso dalla mente che rimane attivo e in contatto con l’anima anche quando la mente va spegnendosi. Un film che parla d’amore con la “profonda leggerezza” che solo un poeta sa tradurre sullo schermo riuscendo anche a strappare sorrisi."Questo è il film che non avrei mai voluto fare – spiega Domenico Costanzo – anzi, mi spiego meglio: è il film che mai mi sarei immaginato di realizzare da quando ho iniziato ad interessarmi di cinema perché racconto, anche in chiave autobiografica, un evento doloroso che mi ha sconvolto la vita e cioè la malattia di mia madre.

La mia speranza è che questo film possa arrivare al cuore delle persone, sensibilizzarle e cercar di far capir loro una realtà difficile e dolorosa per chi la vive, ogni giorno".Un film che è un invito a donare tutto l’amore, che è stato ben compreso a livello internazionale. “Ho sposato mia madre” è un film girato a basso costo come spesso accade in Italia per i prodotti che hanno davvero qualcosa da dire e questa girandola di premi mette ancora di più l’accento sulle possibilità dei nostri autori

Breve sinossi del film "Ho sposato Mia Madre"Saverio, scopre che la sua amata madre, Rosa, è affetta dalla sindrome di Alzheimer.

Turbato da questo, decide di portarla a casa sua, ma per problemi familiari, ben presto si vede costretto a portarla in una Residenza sanitaria assistita. Un giorno, scopre casualmente a casa della madre, le lettere d’amore che suo padre le scriveva...

I Volontari

All'interno di un'associazione di volontariato, si sta svolgendo la prova finale del corso di prima assistenza. Davanti all'istruttore Pierluigi passano Rosa, di circa sessant'anni, Fabio, Alessandro e Sonia, sui trent'anni. Sonia è attratta da Pierluigi. Fabio è alle prese con problemi esistenziali, dopo l'improvvisa scomparsa del fratello. L'esame si conclude positivamente per tutti, tranne che per Rosa, che resta molto delusa e si sfoga in famiglia: ha vari contrasti con il figlio Andrea e la sua fidanzata Chiara. Nei giorni seguenti, Fabio svolge servizio, portando a passeggio un giovane down, che corre sempre come un forsennato ed è soprannominato Mennea. Alessandro invece si dedica ad assistenza domiciliare presso l'anziano Alfonso che lo assilla con continue richieste. Pierluigi e Sonia trasportano con l'ambulanza un'anziana appena uscita dall'ospedale in Puglia dai familiari. Durante il viaggio tra i due scatta la passione amorosa. Anche Laura, la moglie di Pierluigi, si fa conquistare da Marcellino, l'impiegato del loro negozio di fiori che Pierluigi, prima di partire, aveva detto di voler licenziare. Arriva il momento dei preparativi per la festa all'interno dell'associazione. Qui le due coppie confessano i rispettivi nuovi sentimenti. Anche Rosa è felice perché ha accolto a casa il barbone Omero che però, quando capisce che lo si vuole 'imborghesirè, di colpo se ne va. Intanto Alfonso sta male ed ha bisogno di soccorso. Arriva la chiamata nel pieno della festa e tutti partono con l'ambulanza a sirene spiegate. L'anziano si salva grazie alle cure tempestive e alla corsa finale di Fabio, che ha chiamato in tempo amici e colleghi.

Una vita da sogno

Commedia ambientata a Firenze caratterizzata da una buona dose di gag e arti marziali.
Il protagonista infatti si finge un campione di arti marziali per cercare di conquistare una bella ragazza, ma anche lei a sua volta finge di essere ciò che non è.
Grazie a questo mix di situazioni paradossali, ci saranno storie pazzesche ed inaspettate.

Regia di Domenico Costanzo. Un film con Alessandro PaciEugenia TempestaMassimo CeccheriniAnnarita del PianoTim Man. Genere Commedia, - Italia2013durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 23 maggio 2013 distribuito da Borgo dello Spettacolo

Ricominciare

Con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, l’Ass.C.A. ha realizzato un docufiction.
L’idea di questo lavoro nasce dal desiderio di sensibilizzare rispetto alle problematiche connesse alle cerebrolesioni acquisite e soprattutto di far conoscere l’esistenza di un percorso riabilitativo innovativo, realizzato grazie alla stretta sinergia del terzo settore con la sanità pubblica: nello specifico dell’ Ass.C.A. e del Centro per la Presa in Carico  Globale presso il San Giovanni di Dio a Torregalli – ASL 10 di cui è responsabile la dott.ssa Roberta Chiaramonti. Un modello che potrebbe essere applicato a tutte le situazioni di cronicità, in quanto in grado di offrire una continuità di presa in carico globale ottimizzando, nel contempo, le risorse del territorio che interagiscono fra loro integrandosi ed implementando in modo considerevole la benefica ricaduta sulle persone seguite e sulle loro famiglie.

L’occasione che ha reso possibile la realizzazione di questo video è stato il fortunato incontro con il regista e sceneggiatore Domenico Costanzo che si è subito incuriosito al progetto per poi entratre con interesse nell’esplorazione di un mondo a lui sconosciuto incontrando più volte le famiglie e raccogliendo lunghe interviste. Assieme abbiamo scritto la sceneggiatura e siamo rimasti veramente colpiti dalla grande passione che il regista ha dedicato alla realizzazione del filmato senza lesinare energie e impegno, dalla sua alta professionalità e dalla grande disponibilità.
Un ringraziamento speciale alla bravissima e bellissima Irene Barbugli che è riuscita a cogliere e rappresentare con maestria e sensibilità delicati aspetti che in alcune fasi possono caratterizzare persone con esiti da GCA.
Domenico è riuscito a coinvolgere in questa avventura un’intera troupe e il cast, composti da professionisti che con grande generosità ed entusiasmo hanno messo a disposizione, a titolo di volontariato, la loro esperienza e lavoro. Vorremmo ringraziare Alberto Cavallini, direttore di fotografia e operatore, Lorenzo Maschio, assistente alla regia, Salvatore Costanzo, fonico, Miriam Passalacqua che ha curato il trucco, Antonio Puliafito per le musiche originali, gli attori: Rossella Gardenti e Alessandro Tassi che hanno interpretato il ruolo dei genitori e Daniel Buralli, il fidanzato. Disponibilissimi e bravi anche tutti i ragazzi che si sono prestati nel ruolo degli amici. Un grazie carico di riconoscenza e gratitudine veramente a tutti, per aver permesso di rendere concreta un’idea che sarebbe altrimenti rimasta nel cassetto e la cui realizzazione è andata ben oltre ogni nostra possibile aspettativa.
Ci piacerebbe che questo lavoro potesse spronare gli amministratori del territorio verso l’impostazione di una politica maggiormente attenta alle esigenze di recupero e reinserimento delle persone che a seguito di determinati eventi, sono stati “bloccati” nel loro percorso di vita ma che, se adeguatamente sostenuti e guidati, potrebbero essere rimessi in grado di recuperare senza necessariamente rimanere per il resto della loro esistenza a carico della famiglia e della società: basterebbe una maggior lungimiranza e l’ottimizzazione di risorse, che pure già esistono sul territorio, ma che devono essere messe in condizione di integrarsi sinergicamente.

Social Killer

I cosiddetti "Social" a volte fonte di equivoci anche fatali... "Social Killer" e' appunto un cortometraggio toccante ispirato da un fatto di cronaca che indaga sul rapporto tra questi moderni mezzi di comunicazione, la follia e l'amore...fino alla sua più tragica conseguenza

Prodotto da Annet Kovat

Con:
Corrado Calda
Antonella D'Arcangelo
Maria Teresa Scarcella
Angelo Frezza

Partecipazione straordinaria di:
Andrea Bruschi

Trucco Miriam Passalacqua

Regia e sceneggiatura di Domenico Costanzo.

 

Il Professor Cenerentolo - Sceneggiatura

Una ragione per combattere - Sceneggiatura

Marco è uno studente modello e leader di un gruppo di ragazzi allo sbando, che passano le serate fra risse in discoteca e abusando di alcool e droga. Il giovane, inoltre, nasconde un terribile segreto sconosciuto a tutti: è un asso nei combattimenti clandestini gestiti dal pericoloso trafficante Armando. Un giorno però, mentre sta raggiungendo i ragazzi per un'altra serata brava, il suo sguardo incrocia quello di Lisa, una bella ragazza, semplice e di sani principi, completamente diversa da tutte le persone che conosce. I due si innamorano e capiscono di non poter fare a meno l'uno dell'altra. Ma anche Lisa nasconde un segreto che porterà il giovane campione ad affrontare la sfida più pericolosa della sua vita.

Benvenuti al Centro

Action sit-com prodotta dalla Production Diamond Star di Elisabetta De Venere, compagna di Manuel, insieme a Placido e Alessandro Paci anche Carmen De Venere (attrice di fiction sulla Rai), Sabino Bartoli (cantautore), Alfredo Navarra.

La regia è di Domenico Costanzo (già coautore di Pieraccioni); supervisore alla regia Mario Maellaro (Regista Mediaset), sceneggiatura di Domenico Costanzo e  Emanuele De Nicolò.